
Sfemera
Generalità
Chi siamo?
Questa è la domanda che dobbiamo porci, la domanda fondamentale. Percepiamo la presenza del male e la presenza di Dio. Siamo stati scelti per essere promotori del castigo divino. Non fa parte del nostro compito dare amore o perdonare. Insegnare e divulgare il Verbo è ciò che dobbiamo fare, con severità e tortura se diviene necessario. Punire senza scadere nella crudeltà o nel male corrompendo il nostro ruolo. Siamo stati scelti perchè siamo i soli che possiamo portare a termine con onore ed umiltà questo difficile compito. Questo corpo immortale è un involucro di ciò che custodisce, la dannazione ci ricorda la rinuncia dei beni terreni per elevare ciò che custodiamo dentro di noi, ricordare l'umiltà che dobbiamo porgere dinnanzi a Dio e i suoi vicari. Il potere è un mezzo per divulgare il Verbo e garantire la riuscita e la perseveranza del nostro compito.
Non c'è salvezza, ma il sacrificio ne vale la pena.
Concetto
Questi vampiri sono fra i più conservatori che esistano. Hanno una mentalità rigida che ha permesso di sopravvivere davanti al tempo e alle avversità del mutare dei secoli, garantisce la possibilità di non perdere la retta via o dimenticare chi sono portandoli ad estraniarsi dalla realtà. Riescono male a stare al passo coi tempi, ancor peggio a celarsi fra gli umani. Molti di loro non hanno l'aspetto giovanile: mentalità dai concetti obsoleti e abiti spesso dal taglio o colore senile. A differenza degli altri vampiri, questa famiglia sono inclini a trasformare l'umano nell'età compresa fra i 30 e i 45 anni massimo. Solitamente si servono di servitori (nell'età compresa fra i 20 e i 30 anni per la fase di formazione) e sono inclini a raccogliere nuovi vampiri per riuscire a garantire un'evoluzione (lenta e piena di velati scontri verbali o fisici). La gerarchia è rigida quanto la loro mentalità, evolversi è una parola che causa disgusto, ma una necessità a cui non possono ignorare e tantomeno sottrarsi. La famiglia ama e onora molto abitudini e tradizioni che sono dure ad evolvere o morire. Questo causa la necessità di legare fra loro trascorrendo questo tempo secolare a parlare, discutere e trovare alleanze per garantire la sopravvivenza della famiglia internamente ed esternamente da potenziali pericoli. La preparazione per accogliere un servitore o un nuovo vampiro è lenta e selettiva. Non è insolito che vengano sottoposti a torture fisiche e psicologiche per imprimere a suon di cicatrici la parola di Dio, ma anche la disciplina, l'obbedienza, il rigore ed una personalità in grado di sopportare il peso delle responsabilità. Non significa che siano insensibili o apatici, bensì che siano inclini a sopportare sofferenza, dolore ed essere indegni di compassione. Dentro all'involucro di carne a cui infliggono pesanti torture c'è il fuoco della fede, ciò li porta a provare la necessità di detenere il potere nella società vampirica e possibilmente anche fra gli umani. Sono rinnomati come torturatori, citare la "camera degli orrori" dove tutti loro hanno affrontato il "battesimo" suscita inquietudine persino al capofamiglia. Quando sono nel giusto di dover punire o ancor meglio muovere guerra, non esitano a sfogare tutta la loro cattiveria che trattengono dentro di se: liberano la natura mostruosa portandoli ad essere molto temuti, in una contrapposizione fra lentezza (che spesso viene associata alla calma) e violenza. Nella gerarchia comanda chi si è fregiato di titoli onorifici in base al cammino svolto per la sopravvivenza della famiglia, colui che si fa rispettare, il predominio politico - religioso riuscendo ad adempiere in maniera esemplare al proprio ruolo. Chiunque si macchia del peccato di "eresia" corrompendo il compito per il quale è stato trasformato, oltre alla vergogna e la tortura, la pena prevista è quella di essere rinchiuso vivo dentro ad una cassa di legno e cemento venendo poi gettato nelle acque del Lago in attesa del giorno del Giudizio.
Aspetto
Molti di loro presentano sul corpo segni di tortura dal momento che verranno trasformati: molte cicatrici di varia natura o dimensione, bruciature estese che possono irrimediabilmente deturpare il proprio aspetto che non si vergognano a mostrare. Attenzione! Le torture non causano impedimenti fisici o danni irrimediabili da impedire lo sviluppo di un qualsiasi movimento, si limitano a punire la vanità fisica che rinnegano categoricamente anche se non hanno problemi ad indossare abiti pregiati. Non suscitano attrattiva o attenzione: volti anonimi, privi di particolari che possano essere degno di nota, privi di imbellimento estetico e dai tratti duri, affilati, spigolosi o severi. La loro presenza così come il loro aspetto suscita sgradevolezza ed inquietudine. Indossano volentieri colori spenti (specialmente il nero o abiti talari) spesso senili, nulla di sgargiante o stravagante, dal taglio semplice, sobrio e serio regalando un'aurea di inquietudine e credibilità.
Aspetto cadaverico e dalla bellezza sfiorita. Pelle e capelli spenti (legati da acconciature semplici e severe per le donne), il corpo presenta segni di privazione e fatica (non anoressia) quali screpolature della pelle, calli alle mani, il viso esile dagli zigomi pronunciati.
Requisiti
Per far parte di questa famiglia bisogna esserne degni e dimostrare di avere perseveranza e una fede incrollabile. E' facile con i primi ostacoli scivolare nella pazzia. Avere a che fare con questi sgradevoli vampiri non è affatto una passeggiata e sottovalutarli sarebbe un'errore fatale. I requisiti vengono costruiti con il gioco, l'esperienza e una una lenta evoluzione. Si viene sottoposti a tanti compiti e prove di fedeltà, condito di un lungo periodo di torture psicologiche e fisiche. La fase iniziale è poco piacevole, ma ricca di emozioni e pathos. In caso di riuscita, guarda il lato positivo: incassare un attacco nel quale subisci danni, ma il tuo avversario vede che non crolli (abituato al dolore) condito con un sorriso diabolico mostrando il mostro che sei, da un certo gusto.
Quando il cattivo si trova davanti al mostro, il cattivo non può far altro che fuggire il più lontano possibile. Prima o poi e senza fretta, il mostro lo troverà, gli insegnerà a pentirsi e a convertirsi sinceramente alla causa. Cedere sarà solo una questione di tempo e gli Sfemera non bruciano mai le tappe.
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