≈ «Piume Nere»© ≈




Il Giuramento Pitagorico: iniziazione alla scuola
L'iniziazione è un rito atto a generare un cambiamento definitivo dello stato religioso e sociale della persona che vi si sottoponga. Avviene una catarsi: una purificazione spirituale così che a tutti gli effetti si diventa una persona diversa. Il tema centrale dell'iniziazione è ciò che viene definito come palingenesi: una rinascita. La vita com'era conosciuta fino a quel momento si conclude e si "rinasce" con una nuova conoscenza. Tutti i riti di iniziazione seguono lo stesso schema di base: la separazione che indica l'abbandono di ogni altra credenza o usanza; segue la purificazione, esteriore e interiore ed infine la morte simbolica in attesa della rinascita. All'inizio non vi è dunque una separazione vera e propria, ma occorre un distacco e un impegno a proseguire la nuova via.
Il patto viene svolto in presenza di tutta la congrega e in un luogo sacro alla stessa per dare il benvenuto all'iniziato.
Con abiti cerimoniali, il Maestro si pone al centro dell'Assemblea, il Candidato seguirà.

Maestro: Che il candidato si avvicini al centro dinnanzi al Maestro e si inginocchi affinchè contempli.
Invochiamo l'attenzione dell'Illuminato Pitagora, custode dei segreti dell'Universo e che rivolga il suo sguardo su questa assemblea.
Chiedi.
Candidato: Un povero candidato immerso nell'oscurità che viene liberamente, umilmente e debitamente preparato, di essere ammesso ai misteri e ai privilegi.
Maestro: In tutti i frangenti di difficoltà e pericolo a chi riponi la tua fiducia?
Candidato: Nei miei colleghi e nel mio sommo Maestro, nonchè rappresentate del Demiurgo stesso e nei precetti Pitagorici.
Maestro: Pronuncia il Giuramento Solenne.
Candidato: Mai rivelare i nostri segreti, sotto pena non minore di avere la mia gola tagliata di traverso, la mia lingua strappata dalla radice e che io sia sepolto nella sabbia a largo di 100 braccia marine.
Maestro: Alzati. Che questo fratello riceva la luce.

Il giuramento viene prestato sopra al simbolo della Scuola: la Tetraktys.

Gerarchia

Demiurgo
Questa figura si trova all'interno della dimensione del Cosmo e custodisce il Solido Platonico. Questo individuo non ha materia, ma appare ai suoi discepoli sotto forma di un'idea. Il discepolo vede con gli occhi della mente l'idea del Demiurgo nella sua essenza eterna ed immutabile. Tale concezione esiste senza avere una definizione logica e razionale. Molti pensatori ne rifiutano l'esistenza nonostante interagiscono con il Demiurgo nel tessuto del Cosmo.


Maestro
Erudito esperto che esercita attività di insegnamento allo scopo di aprire la mente: pone domande, fa riflettere sul mondo e sull'uomo. Indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana e si prefigge inoltre nel tentativo di studiare e definire la Natura, le possibilità e i limiti della Conoscenza. Raggiunto questo livello può divenire Oracolo e trarne gli auspici su ciò che verrà e dichiarare profezie. Un Pitagorico non ambisce al potere o al cambiamento nonostante lo favorisca comprendendo che essa sia inevitabile poichè intrinseco nell'indole umana.


Oracolo
Questo Pitagorico possiede un dono speciale: la preveggenza. Il Solido sceglie un Pitagorico in base ad alcune peculiarità per allacciare un legame di natura mistica. Il Pitagorico riceve, ad intervalli intermittenti, la possibilità di scrutare nel Solido e trarne degli auspici o delle profezie. Possedere questo dono è una grossa responsabilità e spesso ci vuole preparazione per cercare di interpretare la visione confusa di ciò che si riesce a vedere. Questi ruoli sono solitamente ricoperti da donne, sopratutto dalle vergini.


Filosofo
Il filosofo è colui che ha iniziato a far sue le conoscenze acquisite. Si crea il bisogno di filosofare, la "meraviglia" nel senso di stupore e di inquietudine sperimentata quando, soddisfatte le immediate necessità materiali, comincia ad interrogarsi sulla sua esistenza e sul suo rapporto con il mondo.


Discepolo
Colui o colei che supera la prima fase. E' introdotto a molte materie e si applica allo studio del Sapere Umano ed a percorrere il difficile cammino verso la Conoscenza.


Risvegliato
Colui o colei appena entrato nella Scuola Pitagorica. Inizia lo studio del Sapere Umano. Deve dimostrare di avere attitudine per poter arrivare al livello di un Discepolo.

Codice Pitagorico
1- Mai rivelare l'esistenza della Scuola Pitagorica, mai rivelare i suoi segreti, mai rivelare il nome dei suoi membri, mai far menzione o mostrare capacità e privilegi. Trasgredire il Codice equivale ad incombere alla morte. Il mistero della Scuola Pitagorica, di fatto, è per sua natura inviolabile. Il discepolo lo conosce solo per intuizione, non per averlo appreso, in quanto lo scopre nell'osservare, ragionare e dedurre.
2- E' proibito usare il Sapere Umano o gli auspici atti per fare del male, per tornaconto personale o essere l'elemento di squilibrio dell'Ordine delle cose per generare il cambiamento. I Pitagorici sono figure che non ambiscono al potere, interrogano e apprendono il Sapere.
3- E' proibito ferirsi, ferire o uccidere il prossimo. Un Discepolo della Scuola Pitagorica è un Custode del Sapere Umano e di fatto è proibito danneggiarlo.
4- Prometto di esercitare il Sapere in libertà, indipendenza di giudizio edi comportamento, rifuggendo da ogni indebito condizionamento.
5- Prometto di perseguire la difesa e tutela del Sapere a scopo di miglioramento.
6- Prometto di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona o entità diversa.
7- Prometto di promuovere l'alleanza con i membri fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira la Scuola Pitagorica.
8- Prometto di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze o capacità per provocare il cambiamento o creare ostilità.
9- Prometto di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali.
10- Prometto di evitare, anche al di fuori dell'assemblea, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della Scuola Platonica.
11- Prometto di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto d'opinione.
12- Prometto di preservare le apparenze affinchè non possa favorire l'intuizione o la scoperta dell'esistenza della Scuola Pitagorica.
13- E' proibito corrompere la propria mente da disturbi mentali, la mente deve essere sana e priva di corruzione, il Pitagorico ha il dovere di preservare se stesso, la sua mente e il suo Sapere.

Uscire dalla Scuola
L'unico modo in cui è possibile uscire dalla Scuola è con la morte del personaggio. L'esito è il decesso che avviene a causa di una malattia fulminante, mortale quanto incurabile.

Il luogo di incontro
I Pitagorici sono studiosi. La loro principale attività si trova nell'Università cittadina in quanto dediti e impegnati nell'insegnamento e nell'apprendimento perciò li risiedono. E' raro che un Pitagorico possa svolgere mansione diversa poichè necessita di impiegare molto tempo nelle attività di studio. La sua mente è libera da modelli educativi o religiosi ed è dedita solamente alla Conoscenza e al Sapere Umano. Va da se, che può capitare che alcuni religiosi Procastici dotati siano adatti per rientrare in questa Scuola, ma sono rare eccezioni che devono rimanere tali.
Il luogo di incontro di quest'ordine è nel tessuto del Cosmo. Non è chiaro se questo luogo esista o è solo un'idea, ma appare come una dimensione parallela alla realtà accessibile da nessun luogo. Solo chi è un Pitagorico può riuscire ad entrarci. Il luogo appare con le caratteristiche di una stanza da biblioteca, molto antica ed usurata con molti oggetti di studio e scaffali con molti libri pregiati. La stanza appare sospesa nello spazio ed è presente una grande finestra che mostra il Cosmo dove galleggia nel piano delle idee il Solido Platonico.




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